Alberto nacque verso la fine del XII sec. e divenne nel 1232 Abate del Monastero Benedettino della Santa Vergine Maria di Stade, allora importante città anseatica portuale situata alla foce del fiume Elba, in Germania.
Nel convento, molto influente grazie alle proprietà terriere, l’Abate Alberto riconobbe la necessità di inserire una disciplina ecclesiastica più rigida, secondo il modello delle regole cistercensi.
Dovendo ottenere a questo scopo il permesso di Papa Gregorio IX a Roma, iniziò il viaggio verso Roma, il centro del cristianesimo.
Il Papa diede il suo beneplacito alla riforma desiderata, ma i confratelli e l’arcivescovo di competenza, quello di Brema, la rifiutarono, interessati più un equilibrio di potere con la casata dei Welfen che ad un ulteriore impegno per la riforma del monastero.
Deluso, Alberto si dimise dalla sua carica ed entrò nel convento dei Frati Minori di San Giovanni (votato all’ideale di povertà francescano), della città di Stade.
Qui si dedicò alla stesura, oltre a quella di alcune opere teologiche, dei cosiddetti Annales Stadenses, una cronaca in latino dei più importanti avvenimenti ecclesiastici e politici del suo tempo.
Inserito in quest’opera si trova il dialogo fra i due monaci, Tirri e Firri, a proposito delle migliori vie per un pellegrinaggio verso Roma. Nel dialogo, scritto in forma di racconto, come spesso si faceva nel medioevo, l’Abate fornisce diversi itinerari con dati precisi su luoghi a distanze da attraversare, sulle condizioni della strade e indicazioni esatte sulla lunghezza delle singole tappe in miglia tedesche. Il manoscritto originale si trova nella biblioteca Herzog August di Wolfenbuttel, in Germania.

Il viaggio dell’Abate Alberto, è oggi il percorso ufficiale della via Romea Germanica. (Monaco Alberto – Breve Storia)

ANNALES STADENSES DEL MONACO ALBERTO

Riportati in questa pubblicazione del 1858 sono gli Annales (nella parte riservata al dialogo tra Tirri e Firri) scritti dal Monaco Alberto nel 1256. A parte vi è la traduzione in Italiano. La maggiore difficoltà è stata nella ricerca dei toponimi delle località, spesso molto diverse da quelli attuali

VIE DEI ROMEI – 1995

La ricerca storica delle Comunità Montane Romagnole è quella che anni dopo ha dato il via alla effettiva riattivazione della Via Romea, di volta in volta detta “Di Stade”, “Del Passo Serra”, “Teutonica”, fino a “Via Romea Germanica” concordato tra Italiani e Tedeschi.

PELLEGRINI ALLE SETTE CHIESE DI ROMA – CEI – 2015

Arrivati a Roma , la tradizione vuole che i pellegrini facessero devozionalmente il “giro delle sette chiese” – Qui la storia e la riproposizione di questo pellegrinaggio all’interno di Roma

O ROMA NOBILIS

Antico Canto dei Pellegrini mentre entravano a Roma (prima dell’anno 1000)

CASELLI – PROPOSTA DI RECUPERO ANTICO ITINERARIO ROMEO – 2006

E’ l’anticipazione dello storico ed antropologo Giovanni Caselli sull’ipotesi di riattivare la Via Romea Germanica

GIOVANNI CASELLI – EMERGENZE URBANISTICHE E ARCHITETTONICHE SULLA VIA ROMEA DI STADE IN CASENTINO

Il prof Giovanni Caselli presenta un suo studio sul Casentino, il territorio che dal Crinale Romagnolo si stende sulle montagne e colline Toscane verso Arezzo

PASSO SERRA – RELAZIONE SOPRINTENDENZA FIRENZE

Relazione archeologica delle indagini effettuate al Passo Serra nel 1999 (a cura di Luca Fedeli.

ILARIA DI COCCO e PIER LUIGI DALL’AGLIO – LA LINEA E LA RETE

In questa parte del Volume “La Linea e La Rete” a cura del Touring Club Italiano e della Regione Emilia Romagna, gli autori descrivono la Viabilità Storica in Emilia-Romagna ed in particolare, rifacendosi agli “Annales Stadenses”, della Via Romea Germanica, comprendendo anche le caratteristiche della Valle del Bidente.

GIORGIO INNOCENTI GHIACCINI – VIA ROMEA IN CASENTINO

In questa ricerca l’Autore riassume la sua ricerca storica nel Casentino, indicando eventi, viabilità, paesi ecc… legati al passaggio di pellegrini e viandanti. Utile per comprendere la Via Romea Germanica e la sua storia in questa parte della Toscana.

OSIRIDE GUERRINI – (Ravenna) – UN VIAGGIO DI SECOLI SULLA VIA ROMEA: STORIA DI UNA VIA COSTIERA

Ravenna ha avuto un’importanza fondamentale per i pellegrinaggi e per i collegamenti via mare e via terra: non solo per la sua Storia, ma anche per la continua variazione ambientale e geo-morfologica, legata alla subsidenza, allo spostamento della costa Adriatica, alla variazione del corso dei fiumi e delle aree paludose, alle bonifiche, alla nascita di vere e proprie “isole”. In questa relazione, l’Autrice descrive con precisione e dovizia di particolari le comunicazioni di Ravenna dall’Impero Romano agli ultimi secoli.

LUIGI POLO – UNA RICERCA SU ANGUILLARA VENETA – PD

Anguillara Veneta (Padova) è un centro della Pianura Padana, tra Ferrara e Padova. Punto di transito nei secoli, vide il passaggio del monaco Alberto che la cita espressamente negli ANNALES STADENSES. Luigi Polo fa questa ricerca, concentrandoci sia sulle bonifiche che sul passaggio di personaggi famosi durante gli scorsi secoli.

LE VIE DEI PELLEGRINI IN VENETO

Breve elaborazione dello storico Marco Chinaglia al Convegno di Tribano (PD) del 14 maggio 2023

PASSAGGIO DEI LANZICHENECCHI SULLA VIA ROMEA

Il prof. Addis Meleti, nella sua “Cronistoria di Civitella di Romagna -FC e dintorni” in un paragrafo racconta il passaggio sulla Via Romea, lungo la Vallata del Bidente, dei Lanzichenecchi in cammino verso il “Sacco dI Roma” del 1527.

SARMINIAN – LOCALITA’ PERDUTA

Tra le tante località citate dal Monaco Alberto vi è “Sarminian”, di cui si sa solo che era tra Città della Pieve e Orvieto. La storica Francesca Bianchi ha iniziato uno studio per la ricerca di questo toponimo, scomparso già nel XIV secolo e che forse si trovava sulla Cassia antica..

LE VIE DI ROMA

L’espansione romana avvenne lungo preesistenti direttrici viarie comunicanti coi territori dei popoli antagonisti, per cui le fasi dell’espansione romana in Italia indicano anche la cronologia della crescita e lo sviluppo della viabilità.