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La tappa è tra le più belle della Via Romea e scavalla l’Appennino tra Romagna e Toscana. Sono previsti due tracciati: uno verso la Vallesanta (Corezzo-Bibbiena), storico e citato negli Annales Stadenses, e uno verso il Sacro Monte de La Verna. Seguiamo quello storico e poi quello de La Verna (variante).
Da Bagno di Romagna si segue la SP 137 che risale il fiume Savio fino al bivio per il Passo dei Mandrioli (i ciclisti prendono la strada dei girano a sinistra Mandrioli SS 71 fino all’ingresso di Badia Prataglia. Prima di entrare in paese prendono per Corezzo fino a Rimbocchi. Da qui passano il ponte e prendono la SP del Corsalone e per una strada in gran parte inghiaiata arrivano a Casa Santicchio). A piedi si prosegue per Le Gualchiere, il piccolo borgo. Poi inizia il percorso sul sentiero, prima ghiaiato, poi massicciato. Dopo il ponte sul Fosso del Capanno, vi è la Maestà Balassini, recentemente restaurata, e poi si sale verso il pianoro di Nasseto, uno dei tratti più ripidi e faticosi della tappa. Si tratta di una mulattiera, unico collegamento fra Romagna e Toscana fino all’Ottocento; a tratti è visibile l’antico selciato, ma prevalentemente emerge la roccia marnosa su cui è stata tracciata. Ad est vi è l’Area Wilderness Fosso del Capanno, la prima sorta in Italia. Nasseto era un antico punto di sosta e ristoro in mezzo a prati, con un rifugio per i passanti, acqua (sorgente con abbeveratoio) e un bellissimo viale di antichi aceri che conducono ad un tratto fatto di argille scagliose e fragili, intaccate dalle acque e quindi da affrontare con molta attenzione. Recentemente il sentiero è stato messo in sicurezza. Si arriva alle ultime pendici del Monte Zuccherodante, dove il sentiero si addentra in una fitta faggeta e, con una serie di tornanti spesso lastricati, porta al Passo Serra, dove il comune di Bagno ha posto un cippo a segnare il passo appenninico della Via Romea. Ad un successivo quadrivio si possono scegliere due direzioni: Valle Santa-Corezzo e La Verna. Il tracciato storico è quello di Corezzo. Si incontrano vari maggesi attivi fino a qualche anno addietro; il sentiero in vari punti è quasi scomparso, ma rimangono evidenti i segni indicativi quali muretti a secco e parti di selciato. Si arriva a Serra di Sopra, un gruppo di case tutte ben recuperate come seconde case. Da qui, passata la Chiesa, si attraversano orti e campi terrazzati e si giunge al guado del Fosso di Serra che è provvisto di un ponticello di legno. Si arriva quindi alla chiesa di Corezzo. Attraversato il piccolo paese, si scende sulla strada provinciale per scendere sul Fosso di Corezzo che si attraversa su di un ponte di legno; con una ripida salita arriviamo al villaggio di Frassineta dove si possono notare i ruderi di una antica torre di osservazione databile al XI secolo. Usciti, si sale verso il Poggio della Forcae poi un sentiero in discesa in mezzo al bosco e a maggesi, si giunge a Casa Santicchio: luogo di ristoro e di pernottamento (16 km dal Passo Serra).
VARIANTE DE LA VERNA: al quadrivio dopo il Passo Serra si va per La Verna. Il Passo Serra segna il confine col Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Iniziamo un percorso lungo il crinale che segna il confine fra Romagna e Toscana, in continui saliscendi più o meno faticosi ma suggestivi, in una foresta folta, piena di colori e con paesaggi memorabili. Il sentiero, prima largo e agevole, si restringe e inizia ben presto a salire con pendenza costante, fino a inerpicarsi per raggiungere la vetta di Montalto (1.291 m l.m.). Ora il sentiero si mantiene in quota, con una leggera pendenza e diventa anche una bella strada sterrata che attraversa una stupenda faggeta. Lasciamo l’imbocco che conduce al Rifugio del lupo e andiamo verso la Rotta dei Cavalli (1.172 m l.m.). Poi una salita lunga ma non troppo faticosa che ci porta al Poggio Tre Vescovi (1.238 m l.m.) che segna l’antico confine di tre diocesi (Arezzo, Sansepolcro, Sarsina), e siamo a un terzo del nostro percorso verso La Verna. Iniziamo una lunga discesa, prima leggera, poi più scoscesa, seguendo il sentiero CAI n. 50 fino a incrociare la strada forestale per Rimbocchi. Noi seguiamo la carrareccia in direzione La Verna, passando prima il Passo delle Gualanciole, poi delle Pratelle, mantenendo pressoché la medesima quota (1.050), con alla nostra destra la Vallesanta. Alle Pratelle lasciamo la strada forestale e riprendiamo quella sterrata che ci condurrà in breve ai piedi del Monte Calvano, l’ultima lunga e impegnativa salita. Seguiamo il sentiero e sbuchiamo sui prati del Monte Calvano (1.254 m l.m.), superato il quale iniziamo una lunga discesa verso il Monte de La Verna. Giungiamo prima a un quadrivio, ai piedi di una grande croce che sta a indicare l’inizio dei due sentieri che portano al santuario: sotto il dirupo del Monte Penna, si entra dall’antica porta del santuario. Abbiamo percorso circa 10,8 km dal Passo Serra (i ciclisti che devono partire in ogni caso da Bagno di Romagna prendono la SP 137 e poi la strada dei Mandrioli SS 71 fino all’ingresso di Badia Prataglia. Prima di entrare in paese vanno verso Corezzo (SP Val di Corezzo) fino a Rimbocchi. Poi prendono la SP del Corsalone fino a La Verna.. Da Rimbocchi al Santuario sono 12,3 km).
Partenza | Bagno di Romagna |
---|---|
Arrivo | Valle Santa |
Lunghezza Tappa KM | 17.2 |
Nazione del percorso | Italy |
Regione | Emilia Romagna |
Dislivello Salita | 1133 m |
Dislivello Discesa | 871 m |
CAI (Diff.Escurs.) | E |
Percorribilità | ![]() ![]() |
Aereo
Treno
Partenza | Bagno di Romagna |
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Arrivo | Valle Santa |
Lunghezza Tappa KM | 17.2 |
Nazione del percorso | Italy |
Regione | Emilia Romagna |
Dislivello Salita | 1133 m |
Dislivello Discesa | 871 m |
CAI (Diff.Escurs.) | E |
Percorribilità | ![]() ![]() |